6 Febbraio 1778 – L’eredità letteraria di Ugo Foscolo

Foscolo e la sua visione della Letteratura come impegno civile

Un giovane intellettuale tra Venezia e l’esilio – Ugo Foscolo crebbe tra il fervore culturale veneziano e le inquietudini politiche del tempo. La sua infanzia fu segnata dalla perdita del padre e dal successivo trasferimento a Venezia, dove iniziò i suoi studi.

Il viaggio di Foscolo tra arte e libertà.Ugo Foscolo: il letterato che sfuggì all’oblio. Foscolo e la poesia: l’arte come immortalità. Dei sepolcri: il testamento spirituale di Foscolo.
Foscolo e il valore della memoria nella letteratura.

Ugo Foscolo: patriota, poeta e rivoluzionario

Il Trattato di Campoformio: una ferita indelebile – Il 1797 fu un anno cruciale per Foscolo: la cessione di Venezia all’Austria segnò la sua disillusione politica. Da questo momento, la sua opera letteraria assunse un tono malinconico e riflessivo, dominato dal concetto di patria tradita.

La Letteratura come testimonianza della storia – Foscolo riteneva che la letteratura dovesse avere un ruolo etico e civile. Nei suoi sonetti e nelle sue odi, i valori della libertà, del coraggio e della memoria storica emergono con forza.

Il concetto di bellezza nell’Opera Foscoliana – L’estetica di Foscolo si rifà ai classici greci e latini, ma con una sensibilità moderna. Per lui, la bellezza artistica era un mezzo per contrastare la caducità della vita e dare un senso all’esistenza.

Il destino dell’intellettuale tra Politica e Poesia – Foscolo visse sempre in bilico tra impegno civile e passione letteraria. Rifiutò compromessi politici e si oppose ai regimi oppressivi, pagando il prezzo dell’esilio.

La morte e l’immortalità attraverso l’Arte – Costretto a lasciare l’Italia, Foscolo morì in esilio a Londra. Tuttavia, la sua visione della poesia come strumento di memoria e gloria lo rese eterno nella storia della letteratura.

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