Presentato il programma di restauro della basilica di Santa Maria in Gradi
Un importante intervento di restauro
Questa mattina, nella sala convegni dell’Università della Tuscia, è stato presentato il programma dei lavori di restauro della basilica di Santa Maria in Gradi di Viterbo. L’edificio, che ha subito danni significativi durante la Seconda guerra mondiale, rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per la città. Il progetto mira a riportare la basilica al suo antico splendore, valorizzandone gli elementi architettonici e artistici.

Restaurare la storia: il progetto per Santa Maria in Gradi
Un passato segnato dalla storia
La basilica di Santa Maria in Gradi ha avuto una storia travagliata. Dopo essere stata parte integrante di un istituto penitenziario dalla seconda metà dell’Ottocento fino al 1993, ha vissuto anni di degrado e abbandono. Durante la Seconda guerra mondiale, la chiesa subì pesanti bombardamenti che ne compromisero seriamente la struttura. Solo negli ultimi decenni si è iniziato a pensare a un suo recupero.
L’acquisizione da parte dell’ateneo
Dopo la chiusura dell’istituto penitenziario, l’intero complesso è stato acquisito dall’Università della Tuscia, che ha avviato un’importante opera di ristrutturazione. L’obiettivo è stato quello di trasformare l’ex struttura carceraria in un polo culturale e accademico. Grazie a questo intervento, oggi la basilica si trova all’interno del campus universitario ed è pronta a un nuovo capitolo della sua storia.
Gli obiettivi del restauro
Il progetto di restauro si pone diversi obiettivi. Prima di tutto, si interverrà per mettere in sicurezza la struttura e consolidare le parti danneggiate dai bombardamenti e dal tempo. Successivamente, si procederà con il recupero degli affreschi e degli elementi decorativi che caratterizzano l’interno della basilica. Infine, verrà migliorata l’accessibilità del sito per permetterne una fruizione più ampia da parte di studiosi e visitatori.
Il ruolo dell’università e delle istituzioni
L’Università della Tuscia, insieme ad altri enti locali e nazionali, ha giocato un ruolo fondamentale nel promuovere il progetto di restauro. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, sarà possibile ottenere i fondi necessari per realizzare un intervento che si preannuncia complesso e articolato. La volontà comune è quella di restituire alla cittadinanza un luogo di grande valore storico e culturale.
Un futuro di valorizzazione e fruizione
Una volta completato il restauro, la basilica di Santa Maria in Gradi potrà diventare un punto di riferimento per la comunità accademica e per i turisti. L’obiettivo è di inserire la chiesa in un circuito culturale più ampio, che possa contribuire alla promozione del patrimonio storico di Viterbo. Il restauro rappresenta, dunque, un’opportunità non solo di recupero architettonico, ma anche di crescita culturale ed economica per la città.