Roma, stretta sugli affitti turistici irregolari: chiusi oltre 300 b&b in un anno
Controlli a tappeto sugli affitti brevi – Nel corso dell’ultimo anno, il Comune di Roma ha intensificato i controlli sugli affitti turistici irregolari, con particolare attenzione ai bed and breakfast non in regola. Gli agenti della Polizia Locale hanno eseguito accertamenti in tutta la città, soprattutto nel centro storico, riscontrando oltre 1500 violazioni amministrative. L’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale e tutelare la legalità in un settore sempre più esposto a fenomeni di abusivismo.
Oltre 300 strutture chiuse in un anno – I risultati delle verifiche sono significativi: più di 300 strutture ricettive irregolari sono state chiuse negli ultimi dodici mesi. In molti casi, i gestori non avevano effettuato la necessaria comunicazione al Comune, oppure ospitavano turisti senza rispettare le normative previste. Le violazioni più frequenti riguardano l’omessa registrazione degli ospiti, la mancata esposizione del codice identificativo regionale e l’assenza delle autorizzazioni richieste.
Sessanta violazioni dall’inizio del Giubileo – Con l’apertura del Giubileo straordinario, a marzo 2024, i controlli si sono ulteriormente intensificati. In poche settimane, sono state accertate 60 nuove violazioni, a testimonianza di quanto il fenomeno sia ancora diffuso. Il flusso crescente di pellegrini e turisti ha spinto le autorità a rafforzare la vigilanza per garantire l’accoglienza in strutture sicure, regolari e in linea con le normative sanitarie e urbanistiche.
Recuperati quasi 2 milioni di euro – L’attività di contrasto ha permesso anche il recupero di ingenti somme di denaro. Secondo i dati forniti dalla Polizia Locale, sono stati recuperati quasi 2 milioni di euro di contributi non versati dai gestori degli affitti turistici irregolari. Si tratta di imposte evase, tra cui il contributo di soggiorno e tributi locali, fondamentali per il bilancio della città e per il finanziamento dei servizi pubblici.
Un danno anche per i cittadini e gli operatori onesti – Le strutture abusive non danneggiano solo il Comune, ma anche i cittadini e gli operatori turistici regolari. Chi lavora nel rispetto delle regole si trova a dover competere con offerte illegali, spesso più economiche perché prive di obblighi fiscali. Il risultato è un mercato distorto che penalizza la qualità dell’offerta turistica romana e mette a rischio la sicurezza dei visitatori.
Verso un’accoglienza più trasparente e sicura – Le autorità locali confermano la volontà di proseguire nella lotta contro l’illegalità nel settore dell’ospitalità. Sono in programma nuove ispezioni, campagne di informazione per i turisti e l’implementazione di tecnologie per il tracciamento degli annunci online. L’obiettivo è rendere Roma una città più trasparente, sicura e sostenibile, capace di accogliere milioni di visitatori nel rispetto delle regole e della convivenza civile.
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