Cinema in abbandono, il comitato chiede vincoli di tutela
Un comitato per salvare le sale cinematografiche – Nasce “Sos sale cinematografiche”, un comitato formato da cittadini, professionisti del settore culturale e appassionati di cinema con un obiettivo preciso: difendere le sale storiche italiane dalla chiusura definitiva o da interventi di riconversione che ne cancellerebbero l’identità. La crescente scomparsa dei cinema, aggravata da anni di crisi del settore e dai cambiamenti nelle abitudini del pubblico, ha spinto questo gruppo a chiedere un’azione concreta alle istituzioni.
L’appello al Ministero della Cultura – Il comitato ha indirizzato un appello al Ministero della Cultura e alla Soprintendenza per chiedere il censimento ufficiale delle sale cinematografiche storiche, valutando per ciascuna la possibilità di porre un vincolo di tutela. L’obiettivo è impedire che edifici simbolici per la vita culturale di città e quartieri vengano demoliti o trasformati in supermercati, palestre o parcheggi. «Un cinema chiuso è un pezzo di memoria collettiva che rischia di scomparire per sempre», affermano i promotori.

Appello al Ministero per censire i cinema storici
Un patrimonio da non dimenticare – Le sale cinematografiche storiche non sono solo contenitori di film: sono spazi di aggregazione, luoghi di formazione culturale, punti di riferimento identitari per intere generazioni. In molti casi si tratta di edifici progettati da grandi architetti, con caratteristiche estetiche e tecniche uniche. Proteggerli significa salvaguardare una parte importante del patrimonio culturale del Novecento, evitando che il degrado o la speculazione cancellino una storia condivisa.
La proposta di legge della Regione Lazio – Nel frattempo, la Regione Lazio sta valutando l’approvazione di una legge per consentire la riconversione funzionale di sale chiuse da oltre dieci anni. Una misura che potrebbe rappresentare una soluzione per il recupero di alcuni spazi abbandonati, ma che secondo il comitato rischia anche di legittimare interventi troppo invasivi. Per questo “Sos sale cinematografiche” chiede che la legge venga affiancata da criteri di tutela chiari e da un piano di salvaguardia per le sale storiche ancora recuperabili.
La tutela come scelta culturale e politica – Difendere le sale storiche non è solo una battaglia nostalgica. È una scelta culturale e politica che riguarda la qualità della vita urbana, l’accesso alla cultura e il diritto alla memoria. Il comitato propone una visione lungimirante: trasformare le sale chiuse in centri culturali multifunzionali, spazi per proiezioni, laboratori, incontri e attività sociali. Il recupero, insomma, come occasione per creare valore e partecipazione.
Un futuro possibile per il cinema – “Sos sale cinematografiche” intende proseguire la propria attività attraverso incontri pubblici, raccolte firme, iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con enti culturali e amministrazioni locali. La speranza è che le istituzioni rispondano con attenzione e impegno. Perché, come ricordano i promotori del comitato, “un cinema non è solo un edificio: è un luogo dell’anima, un pezzo di città che merita di continuare a vivere”.